Calo entrate AdSense: perché guadagno meno?

Se leggi queste parole probabilmente hai un problema con i guadagni realizzati grazie alla piattaforma Google AdSense, le tue entrate sono diminuite o sono in calo e vuoi agire prima che si assottiglino sempre più.

Le motivazioni che portano ad un calo dei guadagni con AdSense sono varie e non sempre controllabili, ma conoscere nel dettaglio il perché della diminuzione ti può aiutare a valutare il tuo caso e reagire di conseguenza, riportando in alto i tuoi guadagni.

Di seguito troverai alcune indicazioni che spero ti siano utili a migliorare la situazione ed a guadagnare ci più con AdSense, grazie anche ai consigli che troverai.

Calo degli accessi: meno visitatori

In questo caso basta una deduzione logica e nella maggior parte dei casi si arriva a comprendere facilmente il calo dei guadagni con AdSense.

Se sono le tue visite ad essere diminuite, è del tutto normale che i guadagni ne risentano: analizza le statistiche e cerca di capire se c’è stato un calo di interesse nei confronti del tuo sito o in generale nei confronti dell’argomento che tratti.

Come vedremo più avanti in dettaglio, esiste una stagionalità anche degli interessi e delle ricerche su internet, dunque è possibile che in certi periodi dell’anno il tuo sito raggiunga meno persone.

In alternativa è possibile che tu stia perdendo terreno su social e motori di ricerca, con una conseguente perdita di visibilità:

  • Social: controlla che la tua attività social vada nella direzione giusta, analizza i feedback e tutti i dati a tua disposizione, per capire il motivo della diminuita visibilità e pianifica meglio le tue strategie social.
  • Motori di ricerca: se perdi posizioni tra i risultati di ricerca hai un problema da risolvere: la gente cerca su Google e se tu non ci sei perdi una fetta importante di mercato. La ragione può essere una penalizzazione, cerca di capire se e perché è successo. In alternativa potrebbe essere aumentata o migliorata la concorrenza, con siti che vengono ottimizzati e ti scavalcano, in questo caso è tempo di rivedere ed affinare le strategie SEO.

Se gli accessi invece sono stabili o incrementano cerca di capire quale altro motivo tra quelli presenti in seguito potrebbe essere la causa del problema.

Calo dell’investimento degli Advertiser

Se guadagnare con AdSense è possibile è grazie alle aziende ed ai brand che a loro volta comprano spazi pubblicitari tramite il circuito Google AdWords, l’altra faccia di AdSense.

Talvolta gli investitori, conosciuti anche come advertiser, riducono il proprio budget o sospendono periodicamente le campagne. Questo può essere dovuto a molti fattori, analizziamo i principali

Stagionalità/Periodi dell’anno

Il primo motivo che porta un calo nelle entrate, quello che puntualmente manda nel panico chi si è affacciato da poco nel mondo di AdSense, è molto semplice e banale, quanto sottovalutato.

Il settore al quale ci rivolgiamo può avere periodi “morti”, nei quali si riducano i guadagni e di conseguenza anche gli investimenti pubblicitari vengono meno.

Questo succede nella maggior parte dei casi per natura del business: le ragioni sono fisiologiche. Prendiamo l’esempio estremo di un sito dedicato all’abbigliamento invernale: probabilmente gli investitori che consentono un guadagno con AdSense sono quelli che sponsorizzano cappotti. Non pensi sia del tutto normale che questo genere di prodotti siano sponsorizzati solo in alcuni periodi dell’anno? Venendo meno le pubblicità più interessanti ed i grandi budget, presto si assisterà ad un crollo dei guadagni.

Ovviamente l’esempio è estremo ed è fatto per rendere l’idea: analizza le possibili motivazioni del calo di entrate anche alla luce del periodo dell’anno e della stagione, chiedendoti se ed in che modo influiscono.

Novità o crisi nel settore o nell’azienda

Un altra motivazione che può portare ad una minore resa degli spazi monetizzati con AdSense è la possibilità che nel settore o nell’azienda vi siano importanti novità o crisi.

Se una o più aziende ad esempio hanno problemi di bilancio questo si traduce in investimenti per la pubblicità scarsi o nulli: dato che AdSense calibra il prezzo a seconda delle richieste, è possibile che l’uscita di scena di importanti attori faccia crollare l’offerta, dunque il CPC e le entrate.

Allo stesso modo il settore può essere rivoluzionato da novità: se hai un blog che parla principalmente di uno specifico prodotto o di uno specifico modo di fare le cose ed una novità cambia presto le carte in tavola, le offerte nel tuo settore non tarderanno a diminuire, causando un calo del guadagno con AdSense.

Ad Blindness: gli utenti ignorano la pubblicità

Se apparentemente non è cambiato nulla, i visitatori sono costanti o in crescita e gli advertiser sono sempre gli stessi, è possibile che si stia andando incontro a quello che viene definito Ad Blindness: espressione che tradotta letteralmente significa “cecità nei confronti della pubblicità”.

In particolare capta a quei siti che hanno molti visitatori di ritorno o affezionati lettori: frequentando spesso quelle pagine imparano a riconoscere perfettamente la pubblicità e ad ignorarla anche inconsciamente.

Questo è il problema principale nella monetizzazione di spazi come i Forum, che ospitano una grande percentuale di visitatori di ritorno, che sono quelli che statisticamente fanno guadagnare meno con AdSense.

Altre volte invece possono esserci pochi investitori e di conseguenza le pubblicità mostrate, per quanto attinenti, risultano essere sempre le stesse, sempre uguali.

Cambiare posizione e stile degli annunci

In questi casi è opportuno intervenire con delle modifiche, per ridare linfa vitale ad AdSense. Tra le modifiche che possono rivelarsi più efficaci ci sono:

  • Cambiare tipologia (display e testo, solo display, solo testo, insiemi di link)
  • Cambiare posizionamento della pubblicità
  • Cambiare colore e stile degli annunci testuali

Posizionamento dei banner

Se è vero che contro l’Ad Blindness è bene cambiare posizione della pubblicità, è altrettanto vero che se una posizione rende bene non è il caso di cambiarla.

Per quanto possa sembrare scontato,ci sono casi nei quali si fa poca attenzione: cambiare un template ad esempio, cambia inevitabilmente la posizione di un banner, anche se viene messo più o meno nello stesso punto, a volte pochi centimetri più su o più giù possono fare la differenza.

Questo non vuol dire che non bisogna sperimentare e cambiare la posizione dei banner: bisogna semplicemente farlo coscientemente.

Dispositivi dei visitatori

In un template responsive, quando il sito o blog viene visualizzato da dispositivo mobile come uno smartphone, molto spesso la sidebar viene inserita in fondo alla pagina, dopo il corpo e prima del footer. Questo è un fatto tanto scontato quanto in certi casi determinante.

Se ad esempio fino a poco tempo fa ricevevi molto traffico da computer desktop e ricevevi molti click su un annuncio in sidebar è possibile che oggi tu riceva grosse fette di traffico da mobile e di conseguenza quello stesso annuncio ha perso visibilità.

Analizzare costantemente i flussi di traffico ed i dispositivi dai quali i nostri utenti si connettono è molto importante anche per capire se le oscillazioni dei guadagni sono in qualche modo influenzate.

Calo CPC, CTR o RPM ?

Ancora una distinzione utile per capire cosa sta succedendo. Dal pannello di amministrazione di AdSense puoi avere moltissime informazioni circa le performance delle tue unità pubblicitarie: il calo di uno di questi indici può aiutarti a venire a capo della vicenda: cosa sta andando tanto storto da determinare un calo delle entrate?

  • CPC: cost per click, se in calo potrebbero esserci meno investitori che puntano sulla tua nicchia,per i motivi visti in precedenza.
  • CTR: ogni 100 visitatori mediamente quanti cliccano sulla pubblicità? Questo valore indica proprio questo. Se il CTR è in calo gli annunci potrebbero essere meno attraenti (o sempre gli stessi a causa di pochi competitors) o i visitatori si sono abituati e scartano a priori i banner, come visto parlando di Ad Blindness.
  • RPM: questo indice ti dice quanto valgono 100 visite, o meglio, quanto guadagni mediamente ogni 100 visualizzazioni dei banner AdSense. L’RPM in calo può essere dovuto al calo del CPC, del CTR o di entrambi.

Analizzare anche questo aspetto ti darà un quadro più completo della situazione, mettendoti nelle condizioni di reagire e ritornare a guadagnare di più! A proposito, non perdere l’articolo che ti svela come aumentare i guadagni con AdSense.

Guadagni AdSense altalenanti: possibili soluzioni

Il più delle volte comunque i guadagni risultano altalenanti per via dei periodi dell’anno: come visto in precedenza, a seconda dell’argomento trattato, è possibile che in certi periodi gli investimenti in quel segmento siano ridotti al minimo, con la conseguenza di avere sul proprio sito o blog articoli poco attraenti o poco pertinenti, dunque difficilmente cliccati.

Una buona idea è diversificare: se hai un solo blog ad esempio, che rende di più nel periodo invernale, potresti considerare l’idea di aprire almeno un altro, con argomenti più monetizzabili nel periodo della bella stagione.

Per fare questo ciò che devi fare è un’attenta analisi del mercato, per individuare una nicchia che possa essere fruttuosa nei periodi dell’anno per te morti.

Banalmente, se hai un blog che para di maglioni e cappotti, iper-targettizzato, potresti valutare l’apertura di un secondo blog, con target costumi da mare e t-shirt estive, in modo tale da bilanciare i periodi dell’anno.

Quello fatto è soltanto un esempio su nicchie molto specifiche, ma il discorso rimane valido anche ad un livello diverso: interi settori oscillano durante i periodi dell’anno.

Pensa ad esempio ai blog dedicati ai viaggi: nei periodi delle ferie avranno un boom, in termini di visite e di investimenti, negli altri periodi invece traffico e guadagni diminuiranno sensibilmente.

Semplicemente, la massima attenzione deve essere posta sulla stagionalità delle parole chiave.

Se hai domande o considerazioni lascia un commento, come sempre riceverai presto una risposta!

Update - 2016.12.09Aricolo scritto per la prima volta il 20 Agosto 2015 e aggiornato

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1 Comment
  1. Permettimi di aggiungere la Baggianata della cookie policy, che se rispettata come nel mio caso, fa si che si blocchino gli annunci prima che l’utente clicchi su accetto i cookie, e mi è costata un calo PAUROSO delle entrate…grazie ai legislatori che dio li benedica sempre!

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