Come monetizzare buoni domini che non usate

dominio

Recentemente ho avuto un’offerta di consulenza per gestire alcuni domini molto interessanti. Non avendo molta esperienza di lavoro con essi, ho fatto ciò che normalmente si fa in questi casi: ho chiesto a chi ne sa più di me. Ho quindi contattato Daniel Scocco, che sul suo blog Daily Blog Tips ha una rubrica settimanale di domande e risposte.

Questa è stata la mia domanda:

Devo gestire un grosso portfolio di domini .com veramente buoni. Secondo te, qual è la migliore strategia per monetizzarli? Conosco il domain parking, ma non credo che sia molto remunerativo.

E questa è la risposta di Daniel:

Il miglior modo per monetizzare un dominio è creare un sito web autorevole su di esso. Ovviamente ci vuole molto tempo e duro lavoro, ma non deve essere lavoro tuo. In altre parole, se hai un buon budget, e credi che il dominio abbia potenziale, potresti assumere un web designer, un tecnico, e una squadra di creatori di contenuto e esperti di marketing per sviluppare un sito su ogni dominio.

Questa è la strategia usata da molti network online e aziende di web publishing, e può essere remunerativo se fatto correttamente.

Se fai solitamente tutto da solo e non vuoi assumere persone, dovrai sviluppare siti più semplici, uno alla volta. Potresti creare mini siti, per esempio. Sono siti con 10 o 20 pagine di contenuto unico che attaccano una nicchia molto ristretta. Un esempio potrebbe essere “Come rimuovere la muffa”. Sarebbe buono avere domini con buone keywords per questa strategia, però, e non so se sia il caso dei tuoi.

Se non hai il tempo nemmeno per creare mini siti sui domini, beh, allora sarebbero difficilmente profittevoli. Potresti fare una sola pagina di contenuto su di ognuno e mettere alcuni annunci AdSense o link affiliati, ma probabilmente guadagnerai solo per coprire appena i costi fissi annuali (10$)

C’è un’ulteriore strategia che potresti provare, ma funzionerà solo se i tuoi domini sono molto buoni. Se lo sono, potresti affittarli. Basicamente lasceresti usare il tuo dominio ad una azienda per una numero prefissato di anni, generalmente da 3 fino a 10, e in cambio loro ti pagherebbero una quota annuale. Se hai il dominio lcdmonitors.com. per esempio, potresti consultare produttori di monitor e vedere se sono interessati in affittare il dominio.

Siete d’accordo con Daniel? Conoscete qualche altro modo per monetizzare domini? Investite o avete investito mai in domini?

Originale: How Do I Profit From Domain Names I am Not Using?

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14 Comments
  1. Reply
    PsYCHo Adsense Blog 24/08/2009 at 17:39

    Ciao,
    mi pare una interessante riflessione la tua sopratutto per quanto riguarda il primo metodo di rendita.

    In effetti se si vogliono ottenere risultati importanti è necessario vedere un sito come una sorta di “azienda”, per cui bisogna crearsi un organico di collaboratori e produrre contenuti di elevata qualità che poggiano su un portale ben strutturato.

    Sinceramente gestire da solo nella propria cameretta il blog non porta a grossi traguardi, è difficile oggi trovare nicchie inesplorate e che siano vettori di grosse quantità di traffico.

    La soluzione dei domini importanti mi pare sempre buona ma meno concreta e alla portata di tutti. La prima soluzione mi sembra più percorribile anche dal webmaster medio.

  2. Reply
    Lorenzo De Santis 24/08/2009 at 21:17

    Io acquisto una media di 5/10 domini al mese, metto online il blog, scrivo 3 articoli e lo lascio riposare in attesa che qualche appassionato blogger principiante abbia voglia di scrivere le proprire passioni online..

    Ovviamente i nomi del dominio sono strategici, ed alcuni domini, solo per key domain possono arrivare anche 500/1000 visite al di, sperimentato :-)

    • @Lorenzo: Interessante… Si trovano facilmente gli articolisti? Devi avere un network piuttosto fornito… Mi interessano molto i network di blog ultimamente.

  3. Ciao,
    sono stato sempre dell’idea che i domini possono essere un ottimo investimento, una sorta di investimento immobiliare anche se a costi ridotti, a patto di avere qualcosa tra le mani che abbia possibilità di sviluppi futuri ed un alto potenziale.
    Lorenzo dice che nel suo caso i nomi dei domini sono strategici e con cio’ penso intenda dire che oltre ad avere fatto delle ricerche in merito alle key, la proiezione , passatemi il termine :) , è nell’arco di due o tre anni, cioè “bisogna guardare avanti a quello che verrà”, almeno io la penso cosi’.
    Anche io mi sono divertito a registrare un dominio per fare alcuni test (appena ho tempo) e nonostante la combinazione di 3 key sia un po’ debole nelle ricerche, le singole key sono tra le piu’ digitate sul web: libridigitaligratis.it. Confido ancora nella lingua italiana riguardo la diffusione degli ebook :)
    Ottimo articolo comunque.

  4. Reply
    Lorenzo De Santis 25/08/2009 at 06:31

    Bhe non si trovano facilmente gli articolisti, almeno su 10 che iniziano solo 1 continua.. Di solito redigo un contratto nel quale offro il 50% dei guadagni se il blogger scrive con una certa routine, se sparisce o non scrivere per più di un mese elimino i suoi ads. Quindi, se quei “flash blogger” hanno scritto 100 articoli, me li hanno regalati.. :-)

    Su google ci sono un sacco di buchi.. Non dico altro :-X

  5. Reply
    Lorenzo De Santis 25/08/2009 at 06:34

    Per il network, facendo una veloce rassegna, avrò un centinaio di blog, tra i quali almeno 10 bannati (capita…), una decina che vanno discretamente (dalle 500/1000 visite) 5 (oltre i 2000) il resto è parcheggiato in attesa di gestore :-)

  6. Reply
    PsYCHo Adsense Blog 25/08/2009 at 17:00

    Beh Lorenzo tu sei uno navigato del settore, mi immagino che il “blogger medio” non agisca in questo modo, penso che si prende un unico sito e và avanti con quello.

    Non disdegnare i siti bannati da Google, anche quelli hanno mercato. Sai molti pensano che per battere i competitor nelle serp bisogna ogni tanto metter loro i bastoni frà le ruote…non sò se mi spiego.

  7. Tanti anni fa avevo pensato di affittare un dominio…. ma il problema che rimane tutt’ora è: come fare tutto in maniera legale? Il nome di dominio è intestato a me, se qualcosa non va io ne sono comunque il responsabile; ai fini amministrativi è il titolare del dominio ad avere degli obblighi…
    All’estero sembra essere tutto facile: ti viene un’idea e la metti in pratica. Da noi le idee sono gambizzate subito dalle difficoltà di mille leggi e chi vuole rispettare le regole deve affidarsi a guru che chiedono somme improponibili. Qualcuno di voi ha idea di come si potrebbe affittare un dominio?

  8. @Loasterix: ci dovrei pensare un po’ su ma ora l’unico modo che mi viene in mente è fare lo stesso quando si affitta un locale o si prende in gestione un attività: offrire già un prodotto ad hoc (o realizzarlo e qui torniamo al tema dell’articolo) e darlo in gestione per esempio, gestibile con un cms. In questo modo credo , abbiamo sempre il controllo del dominio in quanto non forniamo nessun tipo di dati come admin, account ftp ecc.
    Rimane sempre il problema dell’affidabilità e serietà di chi gestisce. Rendo l’idea?Correggetemi se sbaglio.

  9. e come giustifichi la rendita ai fini fiscali? Esiste in questo caso un contratto di locazione per beni non immobili?

  10. Qui bisogna rivolgersi ad un commercialista esperto in materia (molti non sanno che pesci prendere in questi casi) e se ci sono i presupposti mettersi in regola aprendo partita iva e iscrivendosi all’artigianato, almeno credo sia cosi’ in quanto vai a creare un qualcosa che poi rivendi, fornisci come prestazione o lo dai in gestione. Poi bisogna vedere in quale categoria rientra un attività del genere e una volta fatto questo non credo che sia un problema creare dei contratti ad hoc, ma ripeto, qui puo’ rispondere solo un commercialista e io non lo sono ;)

  11. Io al momento non ho il tempo di seguire troppi blog, per cui mi limito a fare esperimenti e test su alcuni nomi a dominio che ho registrato.

    Mi trovo d’accordo con Lorenzo che, di questi tempi, la tecnica migliore per valorizzare un dominio sia quella di installare un blog e scriverci qualcosa per consentire l’indicizzazione dei motori.

    In alcuni casi ho visto blogger che decidono un numero determinato di post da scrivere e, una volta raggiunto, tramutano WordPress in un sito statico, limitandosi ad apporre nel tempo piccole migliorie sul sito per migliorare il posizionamento.

  12. L’unico modo fin’ora trovato per guadganare con i domini comprati è stato provare di vendereli, vedi ad esempio:

    Ad affittarli francamente non ci abbiamo mai pensato, potrebbe essere una buona idea.

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