Come trovare il perfetto nome di dominio

Vi propongo un esperimento: andate sul sito di un registrardi domini (per e sempio Arsys.es che ha una ricerca comoda), nella sezione di verifica della disponibilità di un dominio. Posizionatevi nella casella dove inserire il nome di dominio da verificare. Ora prendete (letteralmente) a pugni e manate la tastiera. Uscirà qualcosa tipo (prendo a manate e pugni la tastiera) jgxklul. Fatto? Ora cancellate tutti i caratteri tranne i primi 4 (eliminate anche numeri e caratteri non alfanumerici se ci sono) e verificate la disponibilità di ciò che rimane. Il 99% delle volte il .com del risultato sarà occupato, come succede, appunto, per jgxk.com.Un buon dominio è oro. Un buon dominio corto è oro e diamanti. Molti blogger alle prime armi non se ne rendono conto (è successo in parte anche a me, con un dominio troppo lungo) ma il nome di dominio dovrebbe reggersi su delle regole fondamentali. Vediamo insieme com’è un buon nome di dominio:

  • Corto:
    Massimo sette lettere. Otto se è una parola molto comune e facile da pronunciare. Ormai molto difficile da trovare.
  • Deve suggerire la natura del prodotto o servizio:
    Se cercate un prodotto o servizio, tra due blog, uno col nome del prodotto nel dominio e l’altro con un nome generico, quale scegliereste? Facendo una rapida ricerca nelle prime posizioni di Google per “nokia phones”, ho trovato supercellulari.it e carloneworld.it. Su quale clicchereste?
  • Facile da scrivere e da pronunciare:
    Se avete un bel nome ma poi gli utenti non sanno scriverlo o non sanno come si scrive è un nome che non server. Insomma meglio Nietzsche.it o Filosofi.it? Evitate anche parole che si possono scrivere in due modi: anche qui ho trovato che Telecom Italia ha un sito che si chiama Telecomfuturecentre.it. Se si va su Telecomfuturecenter.it (centre=inglese, center=americano) da l’errore “Indirizzo non trovato”. E cliente che non trova. Se proprio non potete farne a meno comprate entrambi i domini e ridirigetene uno. In generale, se dovete puntualizzare come è scritto il dominio quando lo dite a voce, evitatelo. Per lo stesso motivo evitate trattini e caratteri tipo la ñ (sì, è ammessa).
  • Possibilmente che contenga una keyword:
    Beneficioso per la SEO, ma neanche troppo. Qui non ci aiutano a capire i vari eBay.com, BoingBoing.net, DoshDosh.com ecc.
  • Massimo due parole:
    Visto che è difficile trovare un dominio corto ed efficace si può aggiungere una seconda parola. In questo caso propongo un prefisso o suffisso generico. Tipo Pro, Blog,Tech, New ecc.
  • Nel dubbio, .com:
    Se non sapete che estensione scegliere e la .com è disponibile, non abbiate dubbi. Potete optare per la .net nel caso di un blog tecnico o .org nel caso si una organizzazione o se volete dare un’impronta più da community. Se avete un buon blog conosciuto con dominio .net e qualcuno registra il .com si porterà via una bella fetta di traffico. Evitate come la peste .info, .name o .biz, solitamente usati da siti di spam/scam
  • Attenti al copyright:
    Il timbrificio Armani ha perso la causa contro Giorgi Armani per Armani.com anche se aveva comprato il dominio prima e aveva ragone di usarlo. Non si scherza col copyright e non sempre le sentenza sono le più logiche Insomma, il tempo del cybersquatting (comprarenomi di dominio commerciali per poi rivenderli alla aziende propietarie del nome, di moda nei primi anni ’90) è finito. Un buon dominio è un dominio unico.

Per finire, non pensate che un buon nome di dominio sia una cosa che riguarda solo chi vuole aprire un blog o sito. La maggior parte dei grandi blogger ha un buon portfolio di nomi da cui attingere per nuovi progetti o per incassare dalla loro vendita. Anche in Italia il mercato dei domini è florido, basta andare su AlVerde.net nell’apposita sezione per vedere le cifre che girano. E poi tutti sapete dei 14 milioni di dollari pagati per Sex.com e i recenti 2 milioni per Pizza.com, no?

Vi sembrano corretti i miei consigli per un buon nome di dominio? Aggiungereste qualcosa? Avete pensato un buon nome di dominio ma ancora non l’avete registrato? Ditemelo

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15 Comments
  1. Sai quel Possibilmente che contenga una keyword:
    Beneficioso per la SEO, ma neanche troppo…

    Insomma, il dominio ha ancora della rilevanza, ovviamente un collosso o un sito medio popolare deve seguire certe linee di brand per il nome e ovviamente il trustrank è cosi elevato che influisce relativamente.

    Per la seo nel dominio, ad esempio, se cerchiamo e-commerce su google, in prima pagina c’è un sito in allestimento che si chiama e-commerce.it e ora sono 2 anni che è in allestimento :-)

  2. Anche secondo me la keyword del nome è importantissima!

    Pensa che 2 o 3 settimane fa ho comprato un nome a dominio che mai più pensavo fosse disponibile: aggregatori.com e .net

    Per ora il progetto è molto agli albori, ma il nome di dominio promette bene…

    Con 6 paginette in croce, di cui 5 praticamente senza contenuto, per la key aggregatori sono in seconda pagina…

  3. Io non punterei troppo sull’importanza della key nel dominio ai fini del posizionamento.

    Semmai può portare vantaggi per il fatto che quando si viene linkati con il nome del blog automaticamente si viene linkati con una keyword importante.

    Stefano

  4. Reply
    Alessandro Cosimetti - Blog in Azienda 09/01/2009 at 08:13

    Concordo con la questione keywords nel dominio e l’ho riscontrato proprio con il mio ultimo blog BloginAzienda.com che non credevo fosse libero e per giunta con la estenzione .com

  5. di recente ho comprato dei domini, e forse ho sbagliato: ho preferito il nome all’estensione… ho roba tipo .bz, o .eu.com
    sulle keyword anche più strambe i .com sono merce rara

  6. Ovviamente non è nome del dominio che farà un sito trafficato, anzi spesso è meglio un nome senza senso (riguardo gli argomenti del sito) ma con un grosso potenziale brand..

    Volevo solo sottolinerare che il nome posiziona la specifica keywords, ma sicuramente non è fondamentale nella totalità dei fattori.

  7. Quoto DeSantis.
    Ormai do per scontato che i domini che integrano keywords rilevanti sono ormai e da tempo non disponibili, bisogna puntuare sul possibile potenziale branding di quest’ultimo.
    In poche parole nome corto e sinpatico da ricordare,
    logo accattivante e dal design facilmente individuabile, marketing diretto ed aggiungerei indiretto, ovvero gadget,t-shirt personalizzati e quant’altro, utili e di largo consumo.

    • Vi ricordo i domini dei principali sitii/portali/servizi: Google.com, Yahoo.com, eBay.com, Skype.com, Digg.com, Flickr.com… Tutti senza senso, a sostegno della vostra tesi.

  8. Secondo me la cosa più importante è che sia un nome di dominio in tema con quello che si vorrà trattare ma che soprattutto sia una cosa facile da ricordare, un nome che possa dare un po’ l’effetto che può dare una canzone orecchiabile, non si scorda, torna in mente!
    Ciao!

  9. Dipende molto dalla scopo che uno si prefigge con un sito: fai un piccolo blog di nicchia? Allora la key nel dominio potrebbe risultare decisiva. Costruisci invece un grande portale? Allora serve più avere un dominio che può essere anche un nome forte come brand, facile da pronunciare e ricordare.

    Insomma, come in ogni cosa, il valore del dominio dipende tutto dall’utilizzo che se ne fa.

  10. Tenendo presente la premessa che ho fatto nel commento precedente, non sono d’accordo nella differenzzazione tra blog di nicchia e poertali.
    Inizialmente ed indistintamente siamo tutti piccoli è la differenza ormai la fanno i contenuti.
    Non si spiegherebbero nel campo blogging domini come BoingBoing.net, DoshDosh.com e tanti altri e in quello dei portali ebay, excite, virgilio ecc ecc, che saranno pur partiti, come numero di visitatori, da zero.
    Voglio sottolineare il blog di una diciasettenne:
    whateverlife.com. Dal nome del dominio mi sapresti dire di cosa parla? Probanilmente No o sbaglieresti. Su questo blog si scaricano layout per myspace.I numeri? 7 milioni si utenti unici mensili e quadagni tra i 50 ed i 70 mila dollari al mese!

    • @Alfink: Mmmh, se un portale tipo Virgilio apre, non credo lo faccia con zero lettori. Ha mezzi e possibilità per lanciarsi in grande stile.

  11. Fabio é normale che ci sono siti e che vengono lanciati già da grandi editori con relative grandi possibilità di marketing, ma nel caso di Virgilio ricordiamoci che non é una creatura Telecom, che invece lo ha aquistato tempo fa a suon di milioni di euro, quando aveva già un discreto successo pur essendo partito da zero.

  12. […] Come trovare il perfetto nome di dominio Vi propongo un esperimento: andate sul sito di un registrar di domini (per e sempio Arsys.es che ha […]

  13. Reply
    articlemarketing 15/01/2009 at 10:52

    Scegliete nomi brevi questo è un consiglio prezioso…

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