Guadagnare con un blog è possibile se si diventa ghost writer. Il ghost writer non è altro che un autore che viene pagato per scrivere post destinati a blog appartenenti ad altri. I committenti possono essere portali che presentano notizie di attualità, siti specializzati in un settore specifico oppure aziende che pagano per scrivere una recensione (positiva) su un determinato prodotto. Si parla, in questo caso, di Paid to Write o Paid to Post.
I ghost writer, dunque, sono chiamati a realizzare quelli che vengono definiti pillar article, vale a dire articoli pilastro: in pratica, i post che rappresentano l’ossatura del blog, e che gli permettono di generare traffico sul lungo periodo, nel corso dei mesi e addirittura degli anni. Un esempio di pillar article è un tutorial o una guida (Come fare per…, oppure Come risparmiare facendo…). Il motivo è semplice: si tratta di post che possono tornare utili a tutti nel tempo, non essendo legati a eventi specifici o a fatti di attualità, e che presentano argomenti ricercati continuamente dalle persone.
Una via alternativa per guadagnare con un blog è quella delle affiliazioni: si tratta di una pratica che permette di pubblicizzare un servizio o un prodotto per conto di un’altra persona (o azienda) ottenendo guadagni sulla base del numero di vendite effettuate (il cosiddetto Pay per Sale, abbreviato in Pps) o del numero di click compiuti sull’annuncio (il cosiddetto Pay per Click, abbreviato in Ppc).
Altri parametri che incidono sui compensi ricevuti sono il numero di volte in cui viene visualizzato un annuncio (il cosiddetto Pay per Impression, abbreviato in Ppi) e il numero di azioni che il visitatore compie sul blog – per esempio la compilazione di un questionario, la registrazione sul sito, la redazione di un commento (il cosiddetto Pay per Lead, abbreviato in Ppl).