Se gestisci un sito di ecommerce o comunque vendi qualcosa online e vuoi monitorare ed ottimizzare il tasso di conversione è molto importante che tu faccia attenzione ai metodi di pagamento offerti, poiché come vedremo le modalità di pagamento a disposizione di chi compra sono in grado di fare aumentare o diminuire le vendite.
In internet si paga principalmente tramite carta di credito o debito, in maniera diretta o indiretta, passando dunque da piattaforme come PayPal o Google Wallet. Ciò che risulta indispensabile è fornire al cliente un metodo di pagamento del quale si fida, che ha possibilmente già usato e che gli risulti il più comodo possibile.
Talvolta il metodo di pagamento può rappresentare una vera e propria barriera, che fa perdere il cliente che arrivato al momento di effettuare il pagamento abbandona il carrello perché non trova una modalità a lui congeniale.
A tal proposito è interessante citare un sondaggio condotto nel Regno Unito, che ha prodotto risultati indiscutibili: il 50% degli acquirenti online preferisce cercare lo stesso prodotto su un altro sito quando tra i metodi di pagamento non è elencato quello che preferisce. Inoltre il 43% degli intervistati ha asserito che, a prescindere dal gateway di pagamento preferito, avere a disposizione molteplici possibilità dà loro maggiore fiducia.
Con l’avvento del mobile-commerce e del social-commerce non ci si può più limitare ad accettare carte di credito o debito e bonifici bancari. Metodi alternativi come Skrill, PayPal e Google Wallet ed altri a seconda del target di riferimento, risultano ormai indispensabili per essere sicuri di non perdere clienti a causa dei metodi di pagamento.
I metodi alternativi a carte e bonifici coprono oggi il 60% dei pagamenti effettuati su siti di ecommerce ed in particolare PayPal domina il mercato con la metà di questa quota.
Attenzione però a non creare confusione durante il checkout: talvolta avere decine di modalità di pagamento a disposizione è controproducente, poiché confonde il cliente che ha difficoltà a districarsi tra le varie possibilità. Una buona idea è quella di schematizzare e scremare le modalità di pagamento a seconda dell’utente.
Ad esempio, se il tuo ecommerce ha una clientela internazionale è bene offrire tra le modalità anche quelle specifiche per i paesi di provenienza del possibili compratori, tuttavia è inutile mostrare metodi di pagamento per una nazione ai clienti di provenienza diversa. Dunque puoi configurare il sistema affinché selezioni il metodo di pagamento a seconda della provenienza del cliente o a seconda di altri parametri.
Ottimizzando questa importante parte del processo di checkout potrai migliorare il tasso di conversione e ridurre i carrelli abbandonati. In un mercato competitivo come quello di internet risulta obbligatorio assecondare le esigenze del cliente.
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