Nuovo regime dei minimi 2012. Strumento per regolarizzare i guadagni online

In tanti mi chiedono, qual’è il regime contabile più conveniente per regolarizzare la posizione  fiscale di chi guadagna online, ed ecco perchè oggi ho intenzione di parlarvi del “Nuovo regime dei minimi 2012“.
L’art. 27 della L. n.111 del 15 luglio 2011 prevede che a decorrere dal primo gennaio 2012, il regime fiscale dei contribuenti minimi (noto come “Forfettone” – artt da 96 a 117 L. 244/2007) si applichi per il periodo di imposta in cui l’attivita` e` iniziata e per i quattro successivi.

E’ previsto che il suddetto regime fiscale agevolato sia piu` esteso per l’imprenditoria giovanile, infatti si applica anche oltre il quarto periodo d’imposta ma non oltre il periodo d’imposta di compimento del trentacinquesimo anno d’eta` del contribuente.

 Il regime, prevede:

  • applicazione di un`imposta sostituitiva dell`Irpef pari al 5%;
  • possibilita` di esenzione dall`applicazione dell`IVA e dalla relativa dichiarazione;
  • esenzione dall`IRAP;
  • non assoggettamento agli studi di settore;
  • facolta` di non tenere le scritture contabili.

Inoltre vorrei fare una precisazione per evitare delle sicure domande nei commenti. Come indicato nella relazione tecnica alla Legge, si stima che al nuovo regime dovrebbero essere ammessi solo il 4% di tutti coloro facevano parte del vecchio regime. Quindi, a ragion di logica, questa stretta all’insieme dei beneficiari porterà fuori dal regime il 96% dei contribuenti che ora ne godono.

Il nuovo regime è applicabile alle seguenti condizioni:

a)     il contribuente non abbia esercitato, nei 3 anni precedenti, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;

b)     l’attività da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui tale attività costituisca un periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio dell’arte / professione;

c)      qualora l’attività sia il proseguimento di un’impresa esercitata da un altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi realizzati nel periodo d’imposta precedente non sia superiore a € 30.000.

Io lo vedo come un ottimo strumento, per permettere a tutti coloro i quali guadagnano online, ma sono impauriti nei costi che può comportare l’apertura della partita iva, di poter regolarizzare la loro posizione.

Naturalmente come ogni sistema, bisognerà fare delle valutazioni e dei calcoli di convenienza, in base alle previsioni di guadagno e di costo del singolo individuo. Se hai domande in merito, oppure hai bisogno di qualche chiarimento, commenta pure e sarò ben lieto di darti una risposta.

Se hai già aperto una Partita IVA con questo regime e vuoi sapere come fatturare e cosa scrivere in fattura non perdere l’articolo Dicitura da indicare in fattura per i nuovi contribuenti minimi 2012.

Buon guadagno a tutti!

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45 Comments
  1. Saluti,
    ho capito, però ho dubbi.
    Cioè io praticamente i miei guadagni li ho avuti fin’ora solo con sprintrade.
    Loro si prendono il 20% e morta lì. Da questo lato non cambia nulla??

    Oppure se decido di usare anche google adsense, qui come mi deve comportare? Ovviamente non parlo di guadagni industriali ma del tipo una 50ina di € mensili.

  2. L’apertura della P.IVA comporta una posizione INPS e lì iniziano i dolori perchè stiamo parlando di circa 3200 euro annuali. L’INPS non si paga solo se avete già un posto di lavoro come dipendente con contributi pagati.

    Attualmente quindi non c’è modo di dichiarare i guadagni se non raggiungono una cifra consistente.

  3. @Matteo: Il 20% di cui parli, non lo prende Sprintrade, ma te lo versa a nome tuo sotto forma di ritenuta d’acconto, in quanto presumo operi con il codice fiscale e non con partita iva. Nel caso in cui tu non avessi ulteriori redditi, potresti presentare il modello Unico e chiedere a rimborso i crediti versati per tuo conto. Naturalmente dovrai valutare se l’importo che vai a chiedere a rimborso è maggiore dell’importo che ti chiede il commercialista per presentarti il modello UNICO ( c’è ancora tempo fino al 30 di settembre ). In merito alla seconda parte del tuo discorso, per te non cambia nulla, questo di cui ho parlato, riguarda l’apertura della partita iva, con il regime agevolato dei minimi.
    @Alex: ti do’ pienamente ragione, il regime dei contribuenti minimi 2012 prevede un’imposta sostitutiva del 5%, ma naturalmente non esclude dal dover , in fase di apertura, crearsi una posizione INPS, il quale costo come ben dici, ammonta a circa 3.200 euro annui. Però posso assicurarti che pagare solo il 5% di tasse in sede di dichiarazione dei redditi, è una grande e buona opportunità di sviluppo e di regolarizzazione.

  4. Buongiorno, sono un libero professionista di 34 anni (anno di nascita 1977). Nel 2009 ho aperto la P.IVA con il regime delle nuove iniziative a durata triennale, quindi il 2011 è l’ultimo anno. Mi chiedevo:
    1) se potrò aderire al nuovo regime dei minimi del 2012 al 5% fino al completamento dei 5 anni
    2) se il limiti dei 35 anni vale solo per una durata superiore ai 5 anni o vale in ogni caso (in questo caso potrei usufruire del regime solo per il 2012)
    3) se permane la regola che il regime si mantiene per l’anno fiscale in corso anche se si superano i 30 mila euro, ma rimanendo sotto i 45 mila

    Grazie mille

  5. io sono un’ appartenente a quel 96% buttato fuori e che dovra’ ovviamente chiudere, evidentemente vista la crisi, i nostri governanti preferiscono rinunciare ai 2000 euro di tasse annue e mandarmi a gonfiare le fila dei disoccupati e/o lavoratori in nero che lasciarmi in pace a lavorare e pagare le mie tasse, e meno male che vogliono combattere il nero …. dio ci aiuti…

  6. @Manuel: Mi dispiace dirti che dal 1 gennaio 2012 anche il regime delle nuove iniziative produttive con il forfait del10% (articolo 13 della legge 23 dicembre 2000, n. 388) è stato soppresso. Inoltre avendo raggiunto il limite dei 3 anni del tuo attuale regime dovevi comunque e necessariamente aderire per il 2012 al regime della contabilità professionista semplificata o ordinaria, anche se non veniva attuata questa norma.
    Inoltre giusto per chiarire le idee anche agli altri utenti, il regime dei nuovi contribuenti minimi, potrà essere scelto ( se sussistono e permangono le condizioni ) massimo fino al raggiungimento dei 35 anni. Quindi se un utente di 34 anni decidesse di aprire partita iva con questo regime, potrebbe usufruirne solo per un anno ( comunque attendiamo dei chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate ).
    Inoltre permane la regola da te descritta nel punto 3.
    @L0cutus: Mi dispiace tu appartenga a quel 96%, ma non ti demoralizzare, il regime semplificato non è poi così malvaggio, se da un lato, prima potevi fatturare senza iva, e quindi non versarla ogni 3 mesi, è anche vero che non la incassavi, mentre adesso, con il regime della contabilità semplificata, potrai incassare una cifra più alta e portarti in detrazione l’iva pagata.
    Inoltre in sede di dichiarazione dei redditi, puo’ anche essere che non dovrai pagare nulla, in quanto entrano in gioco una serie di costi deducibili e detraibili che con il vecchio regime dei minimi non si potevano portare in detrazione.
    Bisogna fare un calcolo di convenienza e valutare bene, perchè non sempre questi regimi agevolati convengono rispetto al regime ordinario.

  7. Scusa Vincenzo, ma non sono tanto d’accordo, anche se per carità non è il mio campo professionale. Dal 2012, in assenza di questa legge, avrei potuto tranquillamente aderire al regime forfettario del 20% e non per forza al regime ordinario. In presenza di questa nuova legge, avendo aperto la P.IVA nel 2009 (quindi dopo il 31.12.2007 indicato nella legge), non vedo perchè non possa aderirvi salvo ovviamente il limite massimo dei 5 anni (quindi ancora in teoria per 2 anni). Il mio unico dubbio, essendo del 1977 e compiendo 35 aa nel 2012, è se posso stare nel regime solo nel 2012 o anche nel 2013; questo perchè leggendo sul web l’articolo 27 del DL 98/2011 si evidenzia…”Il regime di cui ai periodi precedenti è applicabile anche oltre il quarto periodo di imposta successivo a quello di inizio dell’attività ma non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età” lasciando il dubbio che il limite d’età entri in gioco solo dopo i famosi 5 anni

  8. @Manuel: Spero che questo tuo ultimo intervento provenga da una tua linea di pensiero e non da quella del tuo commercialista ;-) e ti spiego subito il perchè.
    Il regime delle nuove iniziative produttive prevede una durata massima di 3 anni, e uno dei requisiti per accedere al nuovo o vecchio regime dei contribuenti minimi ( come scritto nell’articolo) è quello di non aver svolto nei 3 anni precedenti, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare .

    Quindi avendo già 3 anni di attività professionale, nel 2012 non saresti potuto accedere ne al vecchio regime con imposta sostitutiva del 20 e ne al nuovo con imposta al 5.
    Quindi il problema dell’età a te non tocca proprio……..;-)
    Spero di averti convinto….ed inizia a preparati a fare le fatture con l’iva ed essere soggetto a studi di settore…..

  9. Scusami tanto Vincenzo, ma se la legge prevede che il regime del 5% vale anche per chi ha aperto la PIVa dopo il 31.12.2007 (quindi dal 2008 al 2011 sono 4 anni fiscali), vuol dire che il non aver svolto attiitivà artistica s’intende per i 3 anni precedenti all’apertura della PIVa (per quanto mi riguarda il 2009) e non dal 2012. Inoltre non mi sembra che il vecchio regime dei minimi del 2008 prevedesse la regola della nuova atttività con la regola dei 3 anni, regola che c’era per il regime delle nuove iniziative del 2000.
    Tutte questi pensieri sono assolutamente miei, il commercialista non l’ho ancora sentito.
    Che cosa ne pensi? :-)

  10. @Manuel: guarda secondo me, non ti è possibile accedere, ma prima di darti una risposta certa con riferimenti normativi, attenderei le delucidazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
    Nel frattempo consulta il tuo commercialisti e poni anche a lui la domanda!

  11. salve a tutti!!…
    due anni fa ho aperto la partita iva a regime dei minimi (ora ormai chiusa) e come previsto non ho pagato niente nè per l’apertura nè per la chiusura. Adesso dovrei riaprirla e il mio commercialista mi ha detto che ora si pagano entrambi!….
    facendo una ricerca nel web non ho trovato niente di preciso a proposito! sa qualcuno di voi dirmi con esattezza se si pagano o meno?? e se si….quanto si paga???
    grazie in anticipo :)

  12. Salve a tutti….
    volevo avere maggiori chiarimenti riguardo alla regime dei minimi 2012.
    Io ho aperto partita iva nel marzo 2008 regime dei minimi, ho 27 anni a oggi, a gennaio 2012 posso usufruire dell’agevolazione dei minimi 2012 o no?
    Grazie in anticipo per la risposta

    • @Luca:Dal 1° gennaio 2012, non valgono più le regole precedenti, quindi se
      l’attività del contribuente è la mera prosecuzione di un’altra ovvero abbia svolto
      attività imprenditoriale o professionale nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività,
      deve necessariamente fuoriuscire dal regime nuovo dei minimi, così come
      stabilito dal DL 98/11.

  13. HO CINQUANT’ANNI DISOCCUPATO DA CIRCA 4 ANNI, POSSO ADERIRE DAL 2012 AI CONTRIBUENTI MINIMI CON LA TASSAZIONE DEL 5%?

    • @Enzo: Certo che puoi aderire, naturalmente nel tuo caso, se rispetti le condizioni, potrai rimanere nel regime semplificato per soli 5 anni. Comunque consiglio sempre di rivolgersi presso un commercialista, per verificarne un eventuale incompatibilità.

  14. Ma allora forse c’è speranza anche per me?
    Ho 51 anni, sono stata dipendente, ma in questi ultimi 3 anni sono solo riuscita a fare una supplenza temporanea, il presidente di seggio e ho avuto un reddito di affitto per un monolocale di mia proprietà. Nulla che superi i 30000 € lordi all’anno..
    Vorrei iniziare a fare traduzioni online dal 2012, anche con l’estero, e mantenere il mio reddito d’affitto. Quanto dovrei pagare di tasse e di contributi secondo il regime dei minimi? La mia nuova posizione INPS non mi risulta cumulabile con quella di dipendente che ho maturato in passato. Saranno dunque contributi gettati alle ortiche?
    Grazie per l’aiuto

  15. Ciao Vincenzo, attualmente sto sui 10000 all’anno tra adsense, affiliazioni e contestual ad e punto a decuplicare l’anno prossimo con l’ausilio di un qualche “aiutante”. Sei il primo Internet Marketer che vedo esperto in materia fiscale e vorrei poterti chiedere una consulenza (retribuita, ovviamente) , se puoi contattami in privato.

    • ciao malatesta. potrei contattarti in privato per avere alcune informazioni sulla pubblicità sul sito?(torr79@hotmail.it)ti ringrazio anticipatamente

    • @malatesta: Ottima visione. Bisogna pensare in grande nella vita, se si vogliono realmente raggiungere dei risultati. Ti contatto sulla mail, che hai inserito in firma, in modo da cercare di chiarirti qualsiasi dubbio.

  16. un chiarimento circa il nuovo regime dei contribuenti minimi. possono accedervi, sempre se presenti tutti i requisiti, anche i soggetti che hanno iniziato l’attività a decorrere 01.01.2008, quindi un contribuente che ha iniziato l’attività nel 2009 con il regime delle nuove attività potrà usufruire del nuovo regime dei minimi (sempre che presenta tutti i requisiti), ma al massimo per cinque anni dall’inizio attività e nel nostro caso 2009-2013 indipendentemente che abbia o meno 35 anni (tale limite e per l ulteriore periodo di permanenza in tale regime)

    • @Dario: Si possono accedere, tutti coloro che hanno iniziato l’attività dopo il 01.01.2008, per un periodo massimo di 5 anni, o fino al raggiungimento del 35 anno di età. Quindi nel tuo caso se hai iniziato l’attività nel 2009, potrai rimanere nel regime fino al 2013, se hai già compiuto 35 anni, oppure per un periodo maggiore, se i 35 anni li compi dopo il 2013. Comunque questa è una risposta generale, consiglio sempre di rivolgersi al proprio commercialista, per verificare se sussistono le condizioni per poter accedere al regime.

  17. Gentile Vincenzo, mi piacerebbe aprire un apartita IVA col nuovo regime dei minimi, ma non so se posso. Ho 37 anni, da marzo 2008 a novembre 2008 ho lavorato come dipendente (ero impiegata commerciale) presso un’azienda che sopo ha chiuso. Già da fine 2008 ho iniziato e lavorare con contratti a progetto come insegnante di lingue presso scuole di lingue varie ed enti di formazione e in due casi con l’amministrazione pubblica. In tutto fino ad ora ho avuto 5 contratti a progetto. Attualmente ne ho in piedi solo 2 in quanto altri lavori sono tramite collaborazione occasionale. Va da sè, che i miei guadagni sono molto bassi…
    Siccome sono traduttrice di formazione, vorrei poter aprire un’attività in questo senso, e la mia domanda è la seguente: posso aprire l’attività per servizi di traduzione col nuovo regime? Non ho mai avuto una partita IVA in precedenza. L’attività di insegnamento che ho svolto potrebbe impedirmi l’accesso al nuovo regime? So che per il nuovo regime non si può aver svolto attività professionale nei 3 anni precedenti, ma se io appunto volessi lavorare come traduttrice e con altri committenti, non sarebbe un’attività diversa? Farebbe la differenza o mi scarterebbero a priori perchè nel mio storico ho qualche esigua collaborazione a progetto per insegnamento nei 3 anni precedenti?
    E se rientrassi nel nuovo regime, potrei quindi emettere fattura per i servizi di traduzione, mentre per incarichi di insegnamento o altro stiplare contratti a progetto? O le due cose non sono compatibili?
    Spero di essere stata abbastanza chiara. ti ringrazio in anticipo!!!

  18. DOVREI APRIRE UNA PARTITA IVA X SUBAGENTE ASSICURATIVO , HO 42 ANNI, POSSO ADERIRE AL REGIME MINIMO O ALTRO REGIME??
    GRAZIE

  19. Buongiorno,

    anche io lavoro nel settore delle traduzioni come Raffaella. Ho aperto P.Iva (Regime dei minimi) per attività di traduzione e interpretazione nel settembre del 2008, anche se ho iniziato a lavorare come traduttrice a novembre del 2007, poco dopo essermi laureata.

    La mia situazione è stata la seguente:
    2007 (novembre e dicembre): traduttrice per 1 agenzia (prestazione occasionale)
    2008 (gennaio e febbraio): traduttrice sempre per la stessa agenzia (sempre con prestazione occasionale)
    2008 (marzo – agosto): impiegata stagista in Germania (progetto Leonardo) e traduttrice sempre per la stessa agenzia (sempre con prestazione occasionale)
    2008 (settembre) : apertura p.IVA
    2008 (settembre-dicembre): 4 fatture (1 al mese) sempre alla stessa agenzia
    dal 2009: traduttrice e interprete per diverse agenzie

    Sarei quindi idonea per ciò che riguarda tutti gli altri requisiti stringenti del nuovo regime. Mi chiedo comunque se vi posso rientrare o meno visto e considerato che:
    – l’attività da me svolta precedentemente all’apertura della partita Iva non era di lavoro autonomo, nè di lavoro dipendente, trattandosi infatti di una collaborazione occasionale.
    – i mezzi utilizzati, se prima erano di proprietà dell’agenzia, dal settembre 2008, pur essendo sempre e fondamentalmente pc e dizionario, ora sono di mia proprietà;
    – i luoghi di lavoro sono cambiati: dalla sede dell’agenzia a casa mia.

    Come mi devo comportare?

  20. ciao a tutti sono libero professionista dal 2009 e ho 37 anni compiuti…da quanto leggo e mi sembra di aver capito, posso continuare nel regime dei minimi ed usufruire del 5% fino al 2013, anche se ho superato i 35 anni… è corretto?

  21. …e in merito alla fatturazione, si applica ancora la rivalsa del 4%? grazie ancora attendo delucidazioni

    • @Stefano: Si potrai continuare nel regime dei minimi fino al 2013 ( massimo 5 anni ) e dovrai continuare ad evidenziare la rivalsa inps del 4% essendo iscritto come libero professionista! Buon Natale

  22. grazie mille buon natale anche a te

  23. Salve. Sono lavoratore dipendente e quindi ho già una posizione INPS. Ho 30 anni.
    Oltre al mio lavoro “normale” vorrei svolgere un’attività (completamente diversa) come extra lavoro per arrotondare. Tramite conoscenti potrei ottenere del lavoro da una società EXTRA UE. Pare che potrei inizialmente racimolare poche migliaia di euro all’anno, ma poi dipenderà dalla mia disponibilità, capacità nell’aumentarle eventualmente. Anche se resterà pur sempre minoritaria rispetto al mio lavoro normale.

    Mi consigliate di aderire a questo regime dei minimi? E’ conciliabile con un rapporto di lavoro dipendente?

    Che incombenze avrei annualmente? Come va dichiarato, che formalità dovrei espletare periodicamente?

    Insomma vorrei capire se questo lavoretto extra posso “permettermelo”: non vorrei che alla fine il mio sacrificio si traducesse in soldi persi (tutti mi dicono di lasciare perdere perchè i costi di una P.I., tasse, incombenze burocratiche ecc. sono eccessive per importi piccoli come quelli che guadagnerei) e dato che perderei molte ore la sera di duro lavoro, vorrei capire “quanto” dovrei pagare allo Stato. Capire insomma se il “gioco vale la candela”. Pagherei solo il 5% ?
    grazie

  24. Salve,
    da qualche tempo mi sono affiliato a clickbank e come tale aderisco a pubblicizzare attraverso due blog, due prodotti (ad oggi non ho guadagnato un centesimo, anzi forse 50 euro, ma che clickbank paga solo al raggiungimento dei 100 euro e ogni 15 gg fa delle ritenute che se continuo così nel giro di un mese si azzera tutto). Volevo sapere, il sottoscritto già è in possesso di p.i.v.a iscritto alla C.C.I.A.A. INPS e INAIL a regime forfettario (cioè non supero i 5.000,00 euro annui) visto che sono iscritto in agricoltura per continuare in questa e anche in affiliazione (solo come seconda attività in affiliazione) all’agenzia delle entrate cosa devo dichiarare, oppure che cosa devo denunciare se il mio lavoro prevalemte rimarrà sempre l’agricoltura? Spero di essere stato chiaro, attendo una vostra risposta.
    Un’atra domanda: se si verificasse che nel 2012 dovessi guadagnare 300,00 euro come li devo denunciare? Visto che clickbank mi dovrebbe pagare solo con i famosi ckeck (assegni)

  25. ciao, avrei una domanda
    ho 33 anni e fino a luglio sono stato dipendente presso un’azienda
    sono tutt’ora disoccupato e stavo pensando di aprire una P iVA regime dei minimi il prossimo anno (dato che ancora fino a marzo percepirei la disoccupazione).
    da quello che ho letto mi è sembrato di capire che aprendo il regime dei minimi a 34 anni posso mantenerlo solo fino al 35 anno di età (per me quindi 2 anni), ma se lo aprissi a 35 anni compiuti potrei mantenerlo per 5 anni.
    quindi sono svantaggiati tutti quelli che la vogliono aprire e hanno fra i 32 e i 34 anni?
    chi ne ha 34 quindi la manterrebbe solo un anno ma se la aprisse l’anno dopo a 35 anni potrebbe usufruirne per 5?
    mi pare una gran porcata
    attendo aiuto
    grazie

  26. inizio l’anno con un’ altra domanda circa la fatturazione, ripiortando come promemoria quanto ti avevo chiesto in precedenza:
    ciao a tutti sono libero professionista dal 2009 e ho 37 anni compiuti…da quanto leggo e mi sembra di aver capito, posso continuare nel regime dei minimi ed usufruire del 5% fino al 2013, anche se ho superato i 35 anni… è corretto?
    …e in merito alla fatturazione, si applica ancora la rivalsa del 4%? grazie ancora attendo delucidazioni

    Ecco la domanda: in fattura la ritenuta d’acconto che andrò a sottrarre è sempre del 20%?
    grazie mille ciao

  27. Se io guadagno qualche centinaio di Euro l’anno (diciamo 300/400) come mi devo comportare con il Fisco? Devo dichiararli? In che modo?
    Grazie mille

    • Allora se emetti ricevuta per prestazione occasionale, per ricevere il pagamento, allora il Sostituto d’imposta che ti versa la ritenuta, comunicherà questa operazione tramite il modello 770, e di conseguenza tu dovrai dichiarare il tutto nel modello UNICO/730. Nel caso in cui il tuo unico reddito, sia derivante da queste 300/400 euro l’anno, allora puoi evitare di dichiararli al Fisco.

  28. Io non emetto nessuna ricevuta per questi servizi (vendita Guest Post e banner), mi hanno sempre fatto una ricarica PayPal oppure PostePay e via.

    Io ho i mio reddito (sotto i 20000 l’anno) come lavoratore dipendente e faccio il 730 per le detrazioni fiscali. Volevo solo capire se devo metterli nel 730 queste poche centinaia di euro oppure no.

    • Se non hai emesso, alcuna ricevuta per questi servizi, è normale che non devi dichiararli. ;-) Andavano dichiarati, nel caso in cui, per ricevere il pagamento dovevi emettere ricevuta, e quindi versarti la ritenuta d’acconto!

  29. Non mi hanno mai chiesto nessuna ricevuta, mi facevano solo ricariche PayPal o PostePay da 5/10/15 Euro…..
    Siccome tempo fà avevo sentito che anche per le vendite di roba usata su Ebay, superato un limite, bisognava pagare le tasse, allora mi ero preoccupato.
    Grazie mille.

    PS: Complimenti per il Blog, veramente ben fatto e molto utile. Alla prossima!

  30. Vi faccio un esempio:
    Lavoro da 5 anni come grafico, e ora vorrei aprire questa partita per poter esercitare il mio lavoro autonomamente, potrei farla giusto? E le uniche tasse che devo pagare sono solo il 5% di ogni fatturato? O durante l’anno ci sono altre tasse da pagare che qui non sono scritte?
    Vi prego di rispondermi, ve ne sarei molto grato.
    Cordiali saluti

  31. Ciao, trovo molto interessante il tuo blog, complimenti.
    Vorrei farti una domanda riguardante Clickbank, dato che te intendi parecchio :D

    Io sono affiliato da diverso tempo a CB, ma ha parte aver studiato l’IM per passione, non ho mai applicato le mie conoscenze in materia ( Fesso, direte voi ).

    A causa delle “recenti” difficoltà economiche ( di tutti, penso ) ho avviato 2 piccoli blog pubblicizzando 2 prodotti di nicchia scelti su clickbank dopo un’accurata ricerca sulle key e sui volumi di ricerca.

    Premetto di essere totalmente ignorante dal punto di vista fiscale.

    Ora , a distanza di 3 mesi, i blog iniziano a rendere, sopratutto uno dei 2, viaggia su una media di circa 1500 dollari mensili ( e passato dai 200 di gennaio, a 350 a febbraio, per arrivare algi attuali 1500 ) l’altro per adesso è fermo a 0, anche se ha iniziato a scalare la serp di google, quindi credo che tra un mesetto dovrebbe iniziare a guadagnare anche lui qualcosa.

    Dato che clickbank spedisce gli assegni , e che il prodotto viene venduto ad una utenza USA, invece di pagare l’IVA in america viene pagato il VAT ( nel momento in cui l’utente acquista tramite clickbank, paga il VAT al momento dell’acquisto), quindi, a me arrivano gli assegni già tassati , mi arriva solo l’assegno con il NETTO della commissione.

    Ora, in considerazione di quanto descritto, come ci si deve comportare? Ho sempre pensato, che dato che veniva già pagato il VAT in USA, non dovessi pagarci anche l’iva di qua, dato che non vi è emissione di fattura o robe simili.

    Ho sentito parlare di un modulo W8 qualcosa per chi vende dall’estero prodotti USA a persone USA, ma non ne so molto a riguardo.

    Saresti in grado di darmi delucidazioni in merito a come dichiararli correttamente?

  32. Salve, ho scoperto per caso questo portale ed anch’io mi accingo a fare la mia domanda: sono un metalmeccanico, attualmente in cassa integrazione e problemi vari di lavoro, il mio contratto di lavoro è a tempo indeterminato…Ho la passione del web marketing e da un’anno ho trovato il mio successo, ora guadagno mediamente 250$ al giorno, li tengo in conti online americani e fatto la loro carta Visa con circuito internazionale posso fare acquisti online dappertutto, ho paura di affiancare quel conto ad un mio conto bancario italiano per poter prelevare in contanti. Per via delle stranezze del fisco italiano ho molti dubbi se regolarizzare la mia posizione o no.
    Cosa mi consigliate e sopratutto quanto mi costerebbe approssimativamente…grazie mille…

  33. Ops, ho sbagliato a digitare l’email, “riposto l’annuncio”:

    Catullo 24 giugno 2012
    ————————
    Salve, ho scoperto per caso questo portale ed anch’io mi accingo a fare la mia domanda: sono un metalmeccanico, attualmente in cassa integrazione e problemi vari di lavoro, il mio contratto di lavoro è a tempo indeterminato…Ho la passione del web marketing e da un’anno ho trovato il mio successo, ora guadagno mediamente 250$ al giorno, li tengo in conti online americani e fatto la loro carta Visa con circuito internazionale posso fare acquisti online dappertutto, ho paura di affiancare quel conto ad un mio conto bancario italiano per poter prelevare in contanti. Per via delle stranezze del fisco italiano ho molti dubbi se regolarizzare la mia posizione o no.
    Cosa mi consigliate e sopratutto quanto mi costerebbe approssimativamente…grazie mille…

    • Ciao Cartullo, ti ringrazio per aver commentato sul mio blog. Ora prima di rispondere alla tua domanda, ti chiedo di darci qualche dritta su come fai a guadagnare 250$ al giorno, perchè se sono questi i tuoi reali guadagni, non capisco, che aspetti a dimetterti dalla tua posizione attuale ;-) Inoltre con quelle cifre dubito tu possa accedere al regime dei minimi, in quanto ci sono 2 elementi che non ti permetterebber di accedere:

      1) 250$ X 365 = 91.250 $ che trasformati in euro sono all’incirca 72.400 euro che andrebbero ben oltre i 30.000 euro massimi consentiti per rimanere nel regie dei minimi.
      2) Parli di dollari e non di euro, quindi mi fà presumere che la tua attività viene svolta fuori europa, e il regime dei minimim non permette operazioni extracomunitarie.

      • Ok, quindi cosa mi consigli di fare, vorrei mettermi in regola se questo non vuol dire “svenarmi”…

        Al mio lavoro da metalmeccanico ci rimango comunque e aspetto gli eventi, mica sarò io a volermi licenziare, intanto ho un bel paracadute…

  34. Salve, ho 21 anni e devo aprire Partita Iva… mi è stato consigliato il regime dei minimi, e di appoggiarmi al CNA.
    Mi trovo in una situazione un pò complicata dovendo usufruire di questa P.I. per due scopi; il primo è per la prestazione di servizi presso una scuola in qualità di tutor, il secondo è per vendere onile…. come devo fare??????

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