Sei animalista? Beh, se gestisci un blog o un sito e vuoi posizionarti nelle prime posizioni dei risultati di ricerca di Google devi esserlo per forza in qualche modo. E già, perchè Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo, usa un panda, un pinguino e un colibrì per decidere chi mostrare prima nei risultati quando un utente fa una ricerca.
Panda, Penguin ed Hummingbird sono infatti i nomi di tre algoritmi che determinano l’ordine di visualizzazione nelle SERP (seach engine result page) di Google In questo articolo impareremo a conoscerli, per sapere cosa fanno e soprattutto quali sono le migliori pratiche per “addomesticarli”.
Google Panda
Panda è il nome dell’algoritmo introdotto da Google nel 2011, che nel tempo ha ricevuto diversi aggiornamenti. Nasce per fermare un problema che all’epoca era davvero diffuso e soprattutto non arginato in nessun modo dai motori di ricerca: la copia dei contenuti.
Infatti molti “blogger” o “webmaster” avevano cominciato a non creare contenuti nuovi ed originali, limitandosi a fare copia ed incolla da altri siti o altri blog, duplicando anche interi siti. In particolare in quel periodo nascevano giornalmente migliaia di aggregatori: portali che automaticamente attingono articoli da determinati blog, copiandoli e riproponendoli.
Al fine di offrire i migliori risultati per le ricerche, Google ha pensato un algoritmo in grado di far precipitare nelle serp i siti contenenti esclusivamente mariale scopiazzato e quindi di bassissima qualità.
Google Penguin
Introdotto nell’Aprile del 2012, colpisce chi esagera e sovraottimizza le proprie pagine: mira a scoraggiare le tecniche di black hat, ossia pratiche scorrette per posizionare meglio i siti o blog tra i risultati di ricerca. In particolare il pinguino di Google analizza i link e gli anchor text (ossia il testo linkato) e penalizza chi ne abusa, facendo di fatto SPAM.
Google Hummingbird
Il colibrì di Google che ha spiccato il primo volo nell’Agosto del 2013 (sebbene il suo impiego fu pubblicamente annunciato il Settembre successivo) è l’algoritmo introdotto da BigG per migliorare la visualizzazione dei risultati di ricerca. Così se cerchi “che tempo fa a Milano domani?” grazie ad Hummingbird potrai avere le previsioni direttamente tra i risultati di ricerca, senza dover effettuare click successivi perchè la tua domada riceva una risposta.
Cosa fare per non essere penalizzati dagli algoritmi di Google?
Finchè ti concentrerai sui contenuti di qualità e sull’originalità del tuo blog o sito internet non rischi penalizzazioni. Non cercare metodi facili e veloci per posizionarti meglio sui motori. Del resto il fine ultimo di Google e dei suoi algoritmi è quello di fornire all’utente il migliore risultato, il più consono alla sua query di ricerca, quindi non ti resta che impegnarti per fornirlo!
Inoltre, se non lo hai già fatto, dovresti leggere con estrema attenzione le Istruzioni per Webmaster che Google mette a disposizione sul suo Centro di Supporto, ti aiuteranno a capire quali sono le tecniche SEO lecite da utilizzare per posizionarti al meglio per i tuoi contenuti di qualità.