
Sui blog non si parla di altro che di qualità. Il contenuto di qualità è un must se si vuole avere un minimo di seguito. Ma cosa è davvero la qualità?
Il sempre utile dizionario on-line De Mauro, tra le altre definizioni dice:
3 CO TS tecn., l’insieme delle caratteristiche che determinano la rispondenza di un prodotto alla funzione per la quale è utilizzato: certificato, garanzia di q., attestazione di fabbricazione accurata di un prodotto.
Sì…ehm, okay :-)
Dicevo, cos’è la qualità?
Pensate a un prodotto di qualità. Il vostro ultimissimo laptop per esempio, comprato con tanto sforzo. Vi siete interessati, ne avete valutato caratteristiche tecniche, avete soppesato pro e contro e lo avete comprato. Una volta a casa avete iniziato ad usarlo e vi siete dichiarati soddisfatti o insoddisfatti dell’acquisto.
Questa è la parola-chiave.
La qualità è la soddisfazione del cliente.
Nel vostro caso la qualità è la soddisfazione del lettore. Solo soddisfacendo il lettore gli si sta dando un servizio di qualità. Solo scrivendo articoli pensati per chi legge, esaurienti, approfonditi e ben documentati state soddisfacendo il lettore. Non si tratta di formule magiche né di saper scrivere bene (un minimo, ma non serve essere Chandler), né trovare gli argomenti più caldi del momento o svelare delle tecniche mirabolanti. Scrivete un post che faccia sentire il lettore soddisfatto di avervi dato il suo tempo, date soddisfazione per quel tempo e potrete dire che scrivete articoli di qualità.
Rileggete i vostri post dopo averli redatti e immedesimatevi nei vostri lettori. Sareste soddisfatti da quello che avete letto? Se la risposta è sì, complimenti, avete appena scritto un articolo di qualità. Se la risposta è no, datevi da fare, approfondite l’argomento, cercate informazioni addizionali o ripensate tutto il post. Se lo farete per ogni post e riuscirete a mantenere alta la soddisfazione avrete un blog di qualità.
Secondo me la soddisfazione del cliente ha poco a che fare con la qualità e la mia visione della cosa si avvicina molto a quella che viene data dal De Mauro. Infatti il concetto di qualità non è qualcosa che può trovare rispondenza solo se collegato ad un elemento esterno all’oggetto in se (il cliente). Un prodotto è di qualità se è completamente idoneo, pedr le sue caratteristiche proprie, per le funzioni per cui viene venduto e pubblicizzato.
Per spiegarmi, non si può dire che una lampadina da 220V sia di cattiva qualità perché consuma troppo. E’ di cattiva qualità se illumina male la stanza o se si rompe dopo poche ore di utilizzo. Se poi viene invece reclamizzata come una lampadina a basso consumo quando questo è falso allora la qualità del prodotto decade, ma solo perché gli si sta attribuendo una caratteristica in fase di post produzione che di base il prodotto non ha e non può avere.
@Alessandro: Se è un prodotto completamente idoneo ne sono soddisfatto perché è quello che mi aspetto da esso. Credo che stiamo dicendo la stessa cosa però tu la vedi dalla parte del prodotto (che deve soddisfare) e io dalla parte del cliente (che deve essere soddisfatto).
Non sono d’accordo invece(anche se rispetto la tua opinione) sul fatto che una pubblicità falsa faccia decadere la qualità del prodotto. Un prodotto è di qualità o meno a prescindere dalla pubblicità che gli si fa.
Ineffetti le nostre due opinioni sono molto simili. La mia critica è mirata a biasimare quel tipo di pubblicità che esalta caratteristiche inesistenti del prodotto, che viene quindi acquistato con delle prospettive sbagliate. Magari il prodotto è buono però io lo acquisto perché mi viene pubblicizzata una determinata caratteristica che invece non possiede. Es. McDonald -> freschezza del prodotto, Quattro salti in padella -> lo stesso sapore della pescheria. Questi prodotti sono validi, ma non posseggono le qualità con cui, non sempre, ma a volte vengono reclamizzati.
Secondo me invece hai ragione, scrivere impersonandosi nel lettore è il modo migliore per raggiungere la qualità ;)
Pienamente d’accordo anch’io, secondo me quando si scrive un post bidognerebbe impersonarsi nel lettore e cercare di capire se potrebbe essere soddisfatto, in caso di risposta negativo allora dovremmo ancora lavorarci sopra.
Per quanto la pubblicità possa essere ingannevole se di quel prodotto sono soddisfatto, lo ricompro.
La gente acquista, legge, ascolta, quello che gli piace. Può essere presa in giro una volta, la seconda non ci casca più.
E’ come quelli che arrivano sul tuo blog, perchè hai inserito tags e keywords di un “certo” target. Se non trovano quello che cercano, non tornano più.