I cambiamenti in casa Google e le interazioni tra i vari prodotti messi a disposizione dal gigante americano, aprono ogni giorno nuove sfide per chi si occupa di posizionamento sui motori di ricerca e vuole capire come e se la ricerca vocale influisce sulla SEO.
Attraverso alcune considerazioni vedremo cosa sta cambiando nella SEO con l’aumento dell’utilizzo della ricerca vocale messa a disposizione da Google dapprima sui dispositivi mobili con Android, per poi estendere tale funzionalità al suo browser, rendendo disponibile la ricerca vocale su Chrome.
Differenza tra ricerca classica e ricerca vocale
Nel corso degli anni gli utenti hanno imparato a snellire la query di ricerca e quindi introdurre poche parole chiave quando cercano qualcosa nella barra di Google dal computer. Oggi, con la ricerca vocale, cambia lo scenario poiché, dettando al telefono o computer le parole da cercare, l’utente è portato ad utilizzare un linguaggio più naturale.
Così se nella ricerca classica un utente avrebbe cercato ad esempio “posizionare sito” cercando con la ricerca vocale potrebbe utilizzare l’espressione più naturale “come posizionare un sito su Google”.
Utilizzare espressioni più naturali significa spesso includere un maggiore numero di parole chiave, che rendono la ricerca vocale ed i relativi risultati, molto diversa da quella classica, aprendo nuovi scenari ed ampliandone degli altri.
Il colpo di coda della Long Tail
Da qualche anno le strategie SEO comprendono anche quella che viene definita la coda lunga, tradotto letteralmente dall’inglese long tail: secondo questo approccio è meglio cercare di posizionarsi bene su SERP relative a ricerche composte da molte parole chiave rispetto a scegliere di competere per le migliori parole chiave con competitor difficili da battere.
Per capire meglio immagina di essere in mezzo al mare: c’è un posto, difficile da raggiungere, dove tutti sanno esserci pesci grossi e poi ci sono tanti altri posti, più raggiungibili, dove il pesce non manca, sebbene on sia prelibato quanto quello del posto “difficile”: per poter andare nel mare difficile da raggiungere, la tua imbarcazione (quindi il tuo sito o blog) dovrà essere ben attrezzata, se invece hai una barca modesta farai bene a recarti altrove, per evitare di perdere del tempo.
Come nell’esempio marittimo infatti è molto più semplice posizionare una pagina alla voce “maschera da mare con boccaglio blu” rispetto a “maschera da mare”: sebbene molte persone cercheranno l’espressione con meno parole chiave è anche vero che maggiore sarà dettagliata la ricerca, maggiori saranno le possibilità che il visitatore arrivi alla tua pagina e che questa sia ben posizionata per questo tipo di ricerche.
Con la ricerca vocale e il conseguente linguaggio più naturale la strategia Long Tail acquista ancora più valore e significato, ancora di più se associata a parole chiave relative ad i luoghi, grazie anche alla crescente influenza della local search.
Come sfruttare le sezioni FAQ per la Voice search
Con la voice search e le espressioni più naturali anche le sezioni Domande Frequenti, che si trovao all’interno di molti siti e blog, possono essere ottimizzate per portare traffico ai contenuti.
Quand esiste la sezione FAQ infatti, essa è popolata da tante domande con le relative risposte: bisogna immedesimarsi nell’utente ed immaginare quali parole utilizzerebbe per cercare quella risorsa utilizzando la ricerca vocale.
Se hai dubbi o considerazioni non esitare a lasciare un commento, saremo felici di risponderti e di valutare con te le novità offerte da Google con la Voice Search!